When I saw myself I wasn’t there Lorenzo Magistrato A cura di Sottofondo Studio
«E poi, trovandomi assolutamente sprovvisto e vuoto di qualsiasi altra materia, mi sono offerto da me a me stesso, come argomento e soggetto». — Michel de Montaigne
Il vuoto è l’inizio di tutte le cose. Una strana presenza: la presenza di un’assenza. Un’assenza presente. Un togliere che riempie.
Il vuoto come inesauribile fonte di ricchezza e possibilità. Se la casa è il luogo dell’anima e della memoria, cosa succede quando crolla?
Presenza e memoria, tempo e decadenza, inversioni di senso e approccio: sono i pilastri principali della ricerca che Lorenzo Magistrato ha sviluppato a partire da questo concetto.
When I saw myself I wasn’t there segue il profondo interesse dell’artista per il vuoto, esplorando temi di tempo, assenza e rinascita. Il progetto unisce fascinazioni personali e visioni poetiche — ritratti, paesaggi e dettagli delicati — catturati con uno sguardo sensibile. Ne emerge uno spazio di contemplazione, in cui l’autore racconta una storia che intreccia incontri quotidiani e domande interiori.
L’opera nasce in un tempo sospeso, tra speranza e dolore. È un’esperienza intima, in cui l’artista affronta ciò che ha voluto chiamare vuoto: la poesia nella perdita e il valore nascosto nell’incompletezza della memoria.